"Dietro il triste lessico, saturo
di violenza e retorica, di un Salvini e di uno Zaia, a monte dell’indegno
(anche istituzionale) vice-presidente del Consiglio Regionale delle Marche che
augura “olio di ricino” al “porco comunista” prefetto di Roma, non riscontriamo
i soliti cliché xenofobi e razzisti.
Chi rievoca l’olio di ricino,
d’altronde, parla chiaramente fuor di metafora. Il blocco fascio-leghista
radicalizza il proprio potenziale aggressivo, si struttura con maggior
incisività nell’imprenditoria politica del razzismo e della paura rinsaldando
l’alleanza operativa con Forza Nuova e Casa Pound; i rituali macabri e violenti
non sono neanche da inventare, sono quelli già sperimentati storicamente dai linciatori
incappucciati del Deep South statunitense,
rituali che rimettono in scena, pure nei dettagli, i Pogrom delle Centurie Nere russe.
Chi nutrisse ancora qualche
dubbio sulla natura squadrista di Casa Pound si guardi, anche superficialmente,
i filmati e le fotografie dei saluti romani sullo sfondo di marce e roghi
contro un decina di inermi in fuga da guerre e povertà, questa la realtà sul
quale questi legionari da avanspettacolo esercitano il risentimento del
coraggio e dell’onore. Noi dubbi non li abbiamo e non li avevamo. Il passato
che non passa è di fronte ai nostri occhi con l’aggravio di un razzismo a tinte
democratiche che minimizza e blatera di diritti e doveri, su conflitti e
armonie, su culture e religioni, valori e abitudini: ma questo è un altro
capitolo che affronteremo.
L’altro versante è lo stato
dell’accoglienza europea, simboleggiato dai migranti ancora sugli scogli di
Ventimiglia, assistiti dalla buona volontà di singoli e di alcune associazioni,
ribadito dai recenti accordi sulle quote di Bruxelles, un fallimento atteso.
Il problema del razzismo torna
all’ordine del giorno nel perimetro stringente di una crisi che accentua
diseguaglianze ed ansie sul futuro, torna come nodo centrale per la democrazia
e le tentazioni autoritarie già visibili.
Quando dall’alto si istiga
all’odio razziale, quando dall’alto si è indifferenti agli esiti impliciti il
ritorno dello squadrismo ritrova una già collaudata impunità."
Nessun commento:
Posta un commento