giovedì 23 luglio 2015

SQUADRISTI DI RITORNO: LE PAROLE E LE COSE




Tra Roma, Treviso e Ventimiglia proponiamo una riflessione sui recenti avvenimenti. Autore del testo condiviso da tutto il Direttivo della sezione Onorina Pesce Brambilla, Marco Sannella.
"Dietro il triste lessico, saturo di violenza e retorica, di un Salvini e di uno Zaia, a monte dell’indegno (anche istituzionale) vice-presidente del Consiglio Regionale delle Marche che augura “olio di ricino” al “porco comunista” prefetto di Roma, non riscontriamo i soliti cliché xenofobi e razzisti. 
Nel silenzio recidivo delle più alte figure istituzionali, nella banalizzazione dei fatti su larga parte dei media, si deve ora insistere, senza infingimenti, a chiamare ciò che è successo a Treviso e nella periferia romana con il loro nome: squadrismo fascista.
Chi rievoca l’olio di ricino, d’altronde, parla chiaramente fuor di metafora. Il blocco fascio-leghista radicalizza il proprio potenziale aggressivo, si struttura con maggior incisività nell’imprenditoria politica del razzismo e della paura rinsaldando l’alleanza operativa con Forza Nuova e Casa Pound; i rituali macabri e violenti non sono neanche da inventare, sono quelli già sperimentati storicamente dai linciatori incappucciati del Deep South statunitense, rituali che rimettono in scena, pure nei dettagli, i Pogrom delle Centurie Nere russe.
Chi nutrisse ancora qualche dubbio sulla natura squadrista di Casa Pound si guardi, anche superficialmente, i filmati e le fotografie dei saluti romani sullo sfondo di marce e roghi contro un decina di inermi in fuga da guerre e povertà, questa la realtà sul quale questi legionari da avanspettacolo esercitano il risentimento del coraggio e dell’onore. Noi dubbi non li abbiamo e non li avevamo. Il passato che non passa è di fronte ai nostri occhi con l’aggravio di un razzismo a tinte democratiche che minimizza e blatera di diritti e doveri, su conflitti e armonie, su culture e religioni, valori e abitudini: ma questo è un altro capitolo che affronteremo.
L’altro versante è lo stato dell’accoglienza europea, simboleggiato dai migranti ancora sugli scogli di Ventimiglia, assistiti dalla buona volontà di singoli e di alcune associazioni, ribadito dai recenti accordi sulle quote di Bruxelles, un fallimento atteso.
Il problema del razzismo torna all’ordine del giorno nel perimetro stringente di una crisi che accentua diseguaglianze ed ansie sul futuro, torna come nodo centrale per la democrazia e le tentazioni autoritarie già visibili.
Quando dall’alto si istiga all’odio razziale, quando dall’alto si è indifferenti agli esiti impliciti il ritorno dello squadrismo ritrova una già collaudata impunità."

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