Immagine dalla mostra Antifascismo Popolare a Pavia |
Per celebrare il 70.mo anniversario del 25
Aprile, festa della Liberazione, l’Archivio di Stato di Pavia ha promosso la
realizzazione di una interessante mostra documentaria dell’avvenimento a Pavia
e Provincia, che aprirà al pubblico il
pomeriggio del 25 aprile e terminerà il 7
maggio 2015.
La ricerca
storica , curata da due collaboratrici volontarie dell’Archivio, è stata condotta sulle carte del Fondo Questura
di Pavia, rimasto finora inesplorato, ed
è durata quasi tre anni.
Si è scelto di titolare la mostra
l’antifascismo popolare a Pavia per
evidenziare e dare risalto al
sentimento della popolazione pavese nei confronti del fascismo nel periodo della guerra.
La documentazione consultata è
molto vasta e il percorso di
ricerca ha offerto numerosi spunti ; tra
questi se ne sono scelti due in apparenza diversi, ma molto
collegati tra loro:
- i manifestini sovversivi rinvenuti
in città e provincia nel periodo bellico;
- la censura postale;
quest’ultima è forse una vera novità in quanto, attraverso le lettere
censurate e tolte di corso si ha una
indicazione chiarissima del sentimento
popolare di allora.
Tutti i documenti esposti nella
mostra sono inediti, ma quello che a nostro avviso li rende più curiosi e
interessanti è che parlano della nostra città;
documentano alcune esperienze di
vita dei nostri genitori o nonni che quegli anni hanno vissuto e ci danno l’occasione per capire le emozioni
e gli stati d’animo causati dalla dittatura e dalla guerra .
Il 2 maggio ci sarà una tavola
rotonda dove insieme agli esperti
parlerà il Sindaco Massimo
Depaoli, l’assessore alla cultura
Giacomo Galazzo, e un rappresentante del Direttivo della sezione Onorina Pesce Brambilla.
Al termine è prevista la
distribuzione del catalogo della mostra
contenente un’ ampia introduzione eseguita da Paola Pisano, che sarà presente
al dibattito.
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