venerdì 17 ottobre 2014

ASSEMBLEA CITTADINA ANTIFASCISTA, 16 ottobre 2014


Il testo completo del documento della sezione Onorina Pesce e Borgo Ticino presentato all'assemblea cittadina antifascista : 
Bisogna tornare “troppo” indietro negli anni per ricordare una assemblea antifascista.
E forse ancora più indietro nel tempo per ricordarne una convocata da una sezione dell’ANPI.Viceversa noi crediamo sia tempo di riprendere il filo allentato o interrotto del colloquio e della comune costruzione tra l’ANPI e i giovani,
le associazioni, i movimenti, le forze sociali e culturali, i partiti, i sindacati con l’obiettivo di realizzare, tra soggetti diversi e plurali, una rete antifascista cittadina.
Proponendo l’assemblea di stasera, la sezione Onorina Pesce e la sezione Borgo Ticino si assumono la responsabilità di mettere attorno ad un unico tavolo le componenti e le forze di Pavia non certo in vista di una sorta di gara a chi è “di più” e “meglio” antifascista, ma per costruire un meccanismo di rete per dare più unità, forza e coesione al comune obiettivo dell’antifascismo.

Pensiamo ad una rete di collegamento :

·        che faccia opinione e costruisca cultura democratica e antifascista

·        che esprima i valori dell’antifascismo e della lotta di liberazione

·        che riscopra nella nostra memoria storica ( troppo a lungo tradita e troppo a lungo solcata da mille disegni revisionisti ) il fondamento etico e politico sul quale possiamo sperare di costruire, o almeno di immaginare, un futuro differente da quello che ci si prospetta – tutto ricondotto al “pensiero unico” e di una dissennata globalizzazione, che di fatto produce nuove miserie e nuove ingiustizie accanto a forme inedite di schiavitù, svuota i principi di rappresentanza e di sovranità popolare, moltiplica le  lacerazioni dentro il tessuto democratico

·        che sia in grado di attivarsi, mantenendo e rafforzando i propri collegamenti a)per fare circolare le informazioni e il punto di vista antifascista e democratico b)per gestire iniziative comuni che abbiano una “agenda propria” - non dettata dalla convulsa rincorsa delle iniziative fasciste e tale da evitare ogni sterile rincorsa in avanti- pensate per essere utili alle ragioni dell’antifascismo e organizzate quindi con la necessaria sensatezza, calibrate sulle forze effettivamente disponibili, concentrate attorno a parole d’ordine costruite insieme contro ogni forma di risorgente fascismo

·        che sappia tenere alto il livello dell’interlocuzione con le istituzioni, che, qualunque sia la nostra appartenenza politica, rappresentano uno snodo del sistema democratico dal quale non si può prescindere. In questo senso vorremmo ricordare anche la nota inoltrata dalla sezione Onorina Pesce all’Amministrazione Comunale e al Sindaco al quale, considerati i banchetti di Solidarietà Nazionale e Forza Nuova, abbiamo chiesto un pronunciamento politico chiaro e inequivocabile in grado di mettere la parola fine ad iniziative di questo tipo.


Proponiamo all’assemblea di stasera di cominciare a lavorare insieme per costruire una rete permanente capace di fare massa critica per sbarrare la strada alle presenze fasciste che da qualche tempo sono tornate a occupare le piazze e i quartieri della nostra città

·        declinando le proprie parole d’ordine lesive della coscienza antifascista,

·        distribuendo indifferentemente volantini, vestiti o cibo,

·        scavando nelle disperazioni e nelle marginalità accresciute dalla recessione per farne terreno di cultura dove seminare la malsana radice dell’odio fascista e del veleno razzista.

La Cassazione, in una propria sentenza, ha recentemente ribadito come il saluto romano continui a rappresentare un reato oltraggiante la Carta Costituzionale, la nostra storia e la nostra coscienza civile.

Riteniamo questa sentenza particolarmente opportuna a fronte del moltiplicarsi di cordate fasciste e parafasciste, che, come è accaduto lo scorso settembre a Como, fanno delle nostre città il palcoscenico delle proprie manifestazioni.

Sappiamo che il solo pronunciamento della Cassazione non è sufficiente se non è affiancato da una coscienza e da una vigilanza diffusa tra i giovani e i cittadini, che assumano la questione dell’antifascismo come grande questione nazionale democratica.

In questa occasione vogliamo anche sottolineare che gli scenari futuri della destra fascista non ineriscono soltanto i saluti romani.

Assistiamo, per citare le parole di Saverio Ferrari dal suo Osservatorio Democratico Antifascista, a inquietanti intrecci tra
derive razziste, velleità separatiste, proteste fiscali e sociali, demonizzazioni dell’integrazione e della società multietnica, che trovano nella Lega di Salvini il proprio portabandiera, in una strategia allineata alle peggiori formazioni dell’estrema destra europea.

In sostanza ci pare che, ad esempio con la manifestazione del 18 ottobre a Milano “stop alle migrazioni”, la Lega stia lavorando per un fronte comune in cui si mescolano “camice nere” e “camice verdi” in una sorta di riedizione del movimento dei “forconi”, connotato da un ribellismo tanto eterogeneo quanto confuso e primitivo, aperto alle infiltrazioni da Casa Pound a Roma a Forza nuova a Milano.
Ciò che si sta prospettando è una nuova configurazione delle destre italiane, con l’assunzione da parte del partito di Salvini a referente per lo stesso neofascismo.

A tale scopo, la Lega ha anche costituito l’associazione Patriae, entro cui, proprio in questi mesi, sta pilotando la confluenza di militanti e spezzoni in libera uscita dell’estremismo nero.

Circola insomma l’idea di una spallata da destra a una società sfibrata dalla recessione, impoverita, sotto proletarizzata, sradicata e delusa, portatrice di rabbie nebulose che difficilmente trovano ascolto e sintesi nelle sedi dei partiti, e che, viceversa, possono essere cavalcate dalla estrema destra populista.

Ricordiamo a questo proposito il documento reso pubblico alle ore 17, poche ora prima della nostra assemblea, da parte dell’ANPI Nazionale che denuncia una preoccupante situazione di allarme,

Per tornare infine a episodi vicini a noi e a scadenze che ci coinvolgono direttamente probabilmente il 25 ottobre Casa Pound sarà presente con un proprio banchetto in una piazza della nostra città. Le sezioni ANPI di Pavia chiedono all’assemblea di pronunciarsi sul “che fare” per migliorare il dibattito. In chiusura chi lo ritiene potrà indicare il proprio nome e recapito per la realizzazione della rete antifascista proposta in apertura.



IL DIRETTIVO DELLA SEZIONE ANPI ONORINA PESCE BRAMBILLA E BORGO TICINO.

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