COMUNICATO
Richiamata l’ampia
discussione tenutasi nel corso della riunione della Rete Antifascista (15
dicembre), la sezione ANPI Onorina Pesce Brambilla, la sezione ANPI Borgo
Ticino, e la sezione ANPI Università, riunitesi in direttivo ieri sera,
ritengono non sussistano le condizioni per
aderire alla manifestazione promossa dal movimento pavia.org per sabato 20
dicembre.
La rabbia e la
preoccupazione del movimento pavia.org per la recrudescenza delle presenze
fasciste nella nostra città sono anche nostre, così come pure è anche nostro lo
sdegno per la agibilità politica assicurata a queste forze in sede di Consiglio
Comunale.
Altrettanto, siamo consapevoli della deriva e del pericolo lepenista
rappresentato dalla progressiva saldatura tra camice nere e camice verdi,
ampiamente denunciata sul nostro blog, sulla nostra pagina facebook in tutte le occasioni pubbliche di
confronto, non ultima quella tenutasi con la presentazione del libro “La
costruzione del nemico” a fine novembre.
Proprio per questo,
siamo convinti sia necessario fare rete e lavorare per la realizzazione di un
vigile e attivo fronte antifascista, con tutte le forze che, pur mantenendo
ciascuna la propria autonomia, siano interessate e disponibili a costruire con
un metodo di confronto limpido e trasparente un percorso comune che rafforzi la
presenza e la cultura dell’antifascismo nella nostra città.
Viceversa, e ce ne
dispiace, il movimento paviapunto.org ha posto l’ANPI e tutta la Rete
Antifascista di fronte ad una propria scelta già compiuta e già strutturata
nella sua cadenza temporale, nelle sue parole d’ordine e nelle sue modalità.
A tal punto che la
scelta del movimento paviapunto.org ci appare essere l’esito di una decisione
unilaterale, non confrontata e non ragionata con le altre componenti, le quali,
tutte, e prima di ogni altra considerazione, hanno sottolineato di non
condividere soprattutto il metodo perseguito dal movimento paviapunto.org.
Questo, insieme alla
forte opacità dell’episodio avvenuto in via dei Liguri la sera del 4 dicembre,
rischia di tradurre la manifestazione di sabato in una sorta di “consapevole
atto di splendido isolamento”, non utile alla crescita e alla maturazione del
movimento antifascista cittadino.
Non vogliamo pensare
che la scelta del movimento pavia.org sia frutto di una volontà di rottura,
razionalmente perseguita ai danni della lenta e faticosa costruzione della Rete
Antifascista, di cui le ANPI cittadine si sono fatte promotrici, con l’intento
di superare una sterile concezione monumentale dei valori della lotta di
liberazione.
Mentre comunichiamo, e
non senza dispiacere, la nostra scelta di non aderire alla manifestazione di
sabato 20 dicembre, rinnovando con forza la solidarietà
alla persona
aggredita, ribadiamo
che la presenza e l’iniziativa antifascista debbano essere il risultato di un
percorso comune, che “ in comune” e “in piena trasparenza” costruisca la
propria agenda, le proprie modalità di azione e di espressione, le proprie
parole d’ordine, coniugando in esse il valore dell’antifascismo e il valore
della democrazia.
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